Scegli l’itinerario che preferisci tra le categorie proposte Un viaggio attraverso la Sicilia della natura, della pesca turistica, della cultura, della terra e del mare.

PARETE SIRENETTA

La bellissima parete verticale con soffioni di zolfo

Peculiarità di questa immersione è la verticalità della parete del vulcano. Si passa dai 10-15 m di profondità adiacenti allo scoglio emerso, a quote abissali. Roccia lavica e sabbia nera con sfumature gialle dovute ai residui solforosi, possono mettere un po’ di soggezione, che si supera dopo pochi minuti di ambientamento. Si possono notare piccole colonne di bolle che, liberate dalle fessure del fondo, corrono verso la superficie. L’immersione si svolge sempre in parete seguendo un senso e tornando a una quota inferiore nell’altro. Si segue il canalone di sabbia e si raggiunge il ciglio del bassofondo che segna il confine tra la costa e la falesia terrestre. Una delle piccole grotte sotto costa prosegue per pochi metri entro la roccia e termina in un laghetto ipogeo. All’uscita del cunicolo, svoltando a destra si trova una piccola rientranza dove la sabbia è gialla a causa dello zolfo rilasciato da minute emissioni di gas.

IMPORTANTE. A causa di emissioni di gas e vene di acqua calda, la caletta che ospita lo scoglio della Sirenetta e le grotte a terra racchiude nei primi metri acque torbide in superficie. 

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Cala Minnola

Le anfore nella posidonia

Nello specchio d’acqua antistante Cala Minnola, a poche decine di metri da Punta Albarella, giace tra i 27 e i 30 m di profondità un relitto di età romana. Si tratta dei resti di un carico di anfore (una cinquantina) e di frammenti di vasellame (ceramica d’uso di bordo) a vernice nera, che sono rimasti sul fondo del mare nella loro originale posizione. 

 

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MARTINGANA

Il “Sabbione Bianco” la spianata di sabbia che si estende a perdita d’occhio

L’immersione a Martingana inizia con rocce bianche, da cui ci si dirige lentamente sul fondo spingendosi sul lato sud e seguendo la parete vulcanica sulla sinistra, il cui periplo costituisce il percorso subacqueo. La grande parete è piena di feritoie e piccole nicchie naturali; inoltre, presenta una piccola grotta detta “dei gamberi” a circa 30 m di profondità. Si consiglia di fare la discesa lentamente per osservare ogni anfratto e ogni cavità di questo imponente costone. Lo spettacolare “Sabbione Bianco” è un’enorme spianata di sabbia bianca che si estende dai piedi della parete (massima profondità di 40 m circa) a perdita d’occhio. 

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