Naviga tra gli itinerari della Sicilia e scopri le meraviglie sopra e sotto l’acqua di un’isola senza tempo
GROTTA DELLA PASTIZZA
L’immersione inizia su un fondale di circa -8 m, si arriva fino a una parete verticale, dove si incontra una prima grotta, al suo interno affascinanti giochi di luce sono prodotti da una spaccatura sulla volta. Ci si addentra all’interno della grotta e la luminosità diminuisce fino a una strettoia, è indispensabile l’utilizzo delle torce sub. Sulla destra si nota l’apertura di una seconda camera più piccola, caratterizzata da una forma circolare e un fondale di sabbia fine. L’angusta apertura della camera permette l’ingresso di due subacquei alla volta e il fondo della cavità subito dopo la seconda camera forma una sorta di collo d’oca che ostruisce il passaggio, oscurando l’ingresso della più suggestiva tra le grotte della Pastizza: un’ampia sala che risale fino a sopra il livello del mare dove ascoltare il silenzio di questa meraviglia della natura. Il substrato di questa camera è per lo più roccioso, ma presenta una piccola chiazza sabbiosa. Da questo punto si procede a ritroso per uscire dalle diverse camere della grotta.
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RELITTO DEI CANNONI
Immediatamente a nord di Punta Libeccio, a circa 100 m dalla costa e a una profondità di 15 m, si trova il sito conosciuto come il “Relitto dei cannoni’’. Sul fondale che degrada in lieve pendenza, caratterizzato da rocce in spaccature naturali alternato a radure sabbiose e ghiaiose, si trovano le tracce dell’antico naufragio: otto cannoni con caratteristiche e dimensioni omogenee, di cui sei sono adagiati disordinatamente lungo un asse vagamente rettilineo, mentre altri due sono sfalsati di circa 20 m verso ovest. La distanza totale tra i cannoni più lontani è di circa 30 m.
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BASILUZZO
La morfologia del tracciato e del fondale è conformata da un imponente blocco roccioso che funge da parete naturale dell’impianto murario sommerso. Blocco alla cui base, a circa 12 m di profondità, inizia l’itinerario subacqueo di Basiluzzo. Seguendo la cima guida che indica il percorso si giunge alla base del costone. Proseguendo in direzione sud, a una profondità di circa 15 m, si ha la possibilità di planare sopra una conca sabbiosa a tratti colonizzata da piccoli banchi di posidonia, fino a raggiungere il pianoro. Tornando lungo la cima guida il fondale risale a grandi sbalzi, superando grossi scogli isolati; a quota -6/7 m si incontra una struttura muraria sommersa.