Scegli l’itinerario che preferisci tra le categorie proposte Un viaggio attraverso la Sicilia della natura, della pesca turistica, della cultura, della terra e del mare.

PIETRA MENALDA

La franata delle cernie e degli scorfani

L’immersione inizia sul versante rivolto verso sud, dove si trova un fondale favorevole anche all’ancoraggio posto a -9 m. Il giro segue un percorso subacqueo antiorario per raggiungere la zona più profonda, ma chi volesse limitarsi a quote meno impegnative può iniziare dal lato opposto. Il percorso si sviluppa costantemente lungo un’ampia franata, un vero obelisco di massi accatastati formato dai distacchi che si sono susseguiti. Le dimensioni sono tali da creare antri e passaggi, regalando così anche ai sub meno esperti forti emozioni. La circumnavigazione alla base del faraglione avviene comodamente tutta in una sola immersione, dopodiché la risalita ancora a spirale consente di prendere visione di ogni più piccolo angolo che compone la colonna di roccia. 

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CEPPI D’ANCORA A CAPO GROSSO

I reperti ellenistico-romani

Siamo sempre nello spazio di mare che si trova a ridosso dell’estremità settentrionale di Levanzo. Dal punto d’immersione a circa 10 m dalla costa, grazie alla limpidezza cristallina dell’acqua, è possibile ammirare i numerosi ceppi d’ancora giacenti sul fondo, senza la necessità di seguire un itinerario definito. 

 

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Capo Graziano

Il percorso archeologico navale antico e moderno

L’itinerario è segnato da una cima guida, fissata prima sulla parete poi sul fondo, fino a -29 metri. L’immersione inizia (cartellino 0) dalla boa di attracco seguendo una direttrice S/N. Dopo una breve sosta sul cappello della secca, il percorso scende incontrando a circa -30 m i primi reperti. Tenendo la parete della secca sulla sinistra e girando a destra (cartellino 2), si arriva alla piattaforma di osservazione posta a circa -30 m (cartellino 3) dalla quale osservare il relitto A “Roghi” (II sec. a.C.), posizionato a una profondità che va da 36 a 45 m. Si risale quindi verso i -28 m arrivando a una grotta (cartellino 4) interessante per ricchezza naturalistica. Continuando, in prossimità di una franata intorno ai -25 m, si può osservare un’ancora litica del V sec. a.C. (cartellino 5). Risalendo, il percorso devia verso sud attraversando un canalone ricco di piccole grotte (cartellino 6) per arrivare a -8 m dove si trova un reperto di epoca moderna. Da qui si raggiunge il punto di partenza (cartellino 0). 

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